Serie B: tra conferme, sorprese e delusioni

Il campionato di Serie B è ormai definitivamente entrato nel vivo. E, come sempre è accaduto nella sua storia, in particolar modo negli ultimi anni, non stanno certo mancando le sorprese, sia in negativo che in positivo. Infatti c’è chi sta andando oltre le più rosee aspettative e chi sta deludendo, rischiando di vivere una stagione a dir poco anonima. Dopo più di dieci giornate, la classifica inizia senza alcun dubbio, ad assumere un senso e ad avere un significato chiaro. E inevitabilmente si può fare una sorta di primo vero e proprio bilancio.
Chi sta letteralmente volando è il Pisa di Pippo Inzaghi, - favorita assoluta secondo le quote sulla Serie B proposte dalla nostra redazione - con il tecnico piacentino che si sta confermando, ancora una volta, una certezza e una garanzia in B. La rosa per di più è stata costruita trovando un ottimo equilibrio tra chi ha esperienza, come, per esempio, Abildgaard, tra i protagonisti della promozione del Como, e giovani in rampa di lancio, come il centravanti danese Alexander Lind, acquisto più costoso della scorsa estate.
Chi punta a un’immediata risalita è il Sassuolo, che ha trovato in Fabio Grosso l’uomo giusto. Per di più l’aver ritrovato il leader e il trascinatore Domenico Berardi non è certo cosa da poco. Ed è per questo che gli emiliani sono considerati da tutti i veri favoriti per la vittoria del campionato. La classifica però, come detto e anticipato, parla, e ci dice che a tenere il ritmo di quelle che essere le due fuggitive c’è lo Spezia. Luca D’Angelo sta facendo un lavoro incredibile e i liguri appaiono come una macchina perfetta.
Chi può rompere quella che sembra una corsa solitaria a tre? La neopromossa Cesena è una grandissima sorpresa, o meglio, realtà, e si candida per entrare di diritto tra quelle che possono ambire a un posto nei play-off. Ci si aspettava molto di più dalla Cremonese, vista la qualità di giocatori come Vazquez e Bonazzoli. L’arrivo in panchina di Stroppa, che prende il posto dell’esonerato Corini, può suonare la sveglia. Potrebbe aver trovato continuità il Bari, con il lavoro di Longo che inizia a dare i suoi frutti. Difficile inquadrare Brescia e Palermo, troppo vittime di alti e bassi. In realtà ai siciliani sembrano più mancare i risultati, perché Dionisi ha pian piano dato gioco e identità e questo, alla lunga, può portare a una risalita o un consolidamento nella top eight. Infine si può die che ci si aspetta la definitiva risalita della Sampdoria, che ha uomini e storia per mirare almeno a un piazzamento play-off.
Per il resto, si parla di un campionato dove le altre due retrocesse, ossia Salernitana e Frosinone, faticano nei bassifondi della classifica, e chi lo scorso anno sembrava aver gettato le basi per il colpaccio e il grande salto, ossia il Catanzaro, non riesce a confermarsi e ritrovarsi. In realtà però è sempre meglio non avere troppe certezze e non sparare chissà quali sentenze.
Il campionato di Serie B è noto per ribaltamenti totali e inattesi. Anche se, va detto, quest’anno qualcosa sembra essere un po’ più chiaro, con tre squadre che sembrano aver tutto per prendere il largo. Sia per meriti loro che per demeriti delle avversarie.