Fiorentina, tra Serie A e Conference serve trovare la quadra

Quella vissuta dalla Fiorentina è stata senza alcun dubbio un’estate difficile, complicata e piena di cambiamenti, ma anche di tanta curiosità, voglia di crescere e positività, con uno sguardo al futuro.
L’addio di Italiano, passato al Bologna, ha inevitabilmente rimescolato le carte.
La società toscana ha deciso di puntare su un giovane in rampa di lancio, ossia Palladino. Il tecnico, dopo aver fatto bene al Monza, in terra toscana si gioca una chance molto importante, che può rappresentare la svolta per la sua carriera.
E si può dire che anche il calciomercato è stata fatto su quella linea.
Gli addii di tre pilastri come Milenkovic, Nico Gonzalez e Bonaventura hanno portato a una vera e propria riorganizzazione, cominciata, come si è ben capito, dal cambio della guida e dell’allenatore.
Il club però ha voluto essere ambizioso. Gli acquisti di due dei più grandi protagonisti della scorsa stagione, ossia Colpani e Gudmundsson, ne sono stati la principale dimostrazione.
L’esperienza di De Gea e Gosens, la fame di Kean e di Bove e l’intelligenza di Cataldi hanno creato e completato una rosa che può senza alcun dubbio dire la sua, visti anche gli innesti di Adli e Pongracic.
Ora a parlare deve essere il campo.
Turnover e continuità: la sfida dei viola tra campionato e Conference
Come si può ben capire e intuire da ciò e come già sottolineato, la parola d’ordine è stato cambiamento.
Ed è per questo che, in questa primissima parte di stagione, Palladino ha lavorato alla ricerca di una vera e propria quadra e di quello che può essere definito un undici titolare o comunque di base. Ovviamente non può essere dimenticato, che con gli impegni ravvicinati di campionato e Conference, un minimo di turnover sarà sempre e comunque necessario.
Ad aver convinto di più, dando uno sguardo dal centrocampo in su, sono stati Cataldi, Bove e Adli, con Colpani e Gudmundsson che agiscono dietro Kean.
Insomma, sembra essere questa la formula giusta.
D’altronde è con questi che i viola sono riusciti a ottenere due vittorie importanti contro Lazio e Milan. Ed è su questa strada che bisogna proseguire.
Due finali perse non sono un caso: la Fiorentina punta in alto in Conference
Ma, per quanto parlare a bocce ferme e sulla carta possa portare a degli errori e a delle previsioni sbagliate, quali possono essere le chance dei toscani in questa stagione? Come sempre accaduto negli ultimi anni, la Fiorentina può lottare per un posto in Europa. Dando uno sguardo alle quote sulla Serie A, i gigliati sembrano essere l’ottava forza del campionato. Ma chissà che, con il tempo, i gap con le altre, in primis con le due romane, non possa accorciarsi.
Ancora una volta però potrebbe diventare la Conference il principale e il primo obiettivo stagionale. D’altronde le due finali consecutive perse non possono considerarsi un caso. E, a dirlo, sono anche le quote sulla Conference League.
La squadra allenata da Palladino è la seconda favorita (5,00).
Davanti c’è solo il Chelsea, che è partito molto bene anche in Premier League.
Non resta che attendere quello che accadrà, con il campo unico giudice.
Ma la chance, questa volta, è davvero di quelle ghiotte e importanti.