Lazio e Roma, due facce della stessa medaglia

Lazio e Roma, due facce della stessa medaglia

Una capitale agli antipodi, ma, allo stesso tempo, due facce della stessa medaglia. Può essere descritto così, in modo molto semplice e senza troppi giri di parole, quello che sta accadendo in questa stagione a Roma e Lazio. Molto probabilmente davvero nessuno avrebbe potuto pronosticare e immaginare dei giallorossi così in difficoltà, addirittura in zona retrocessione, e dei biancocelesti così in alto, primi e a punteggio pieno in Europa League e secondi in Serie A.

A volte però il calcio regala queste sorprese e colpi di scena. Merito del grande lavoro di mister Baroni, che ha zittito critiche, conquistato tutti con il suo stile, la sua eleganza, le sue idee e il suo calcio tanto intelligente quanto offensivo. Una rosa dove tutti si sentono considerati e tutti remano dalla stessa parte: è questo che sta principalmente facendo la differenza. Proprio il contrario di quello che sta accadendo sull’altra sponda del Tevere, dove a regnare è il disordine e il caos più totale. Prima De Rossi e poi Juric non sono riusciti a trovare la quadra. I risultati non arrivano e la piazza ribolle. Il compito di riportare equilibrio spetterà a Claudio Ranieri, uno che certo non ha bisogno di presentazioni e che Roma la conosce come le sue tasche.

Ma cosa può dire ora la stagione delle due romane?

Tra sogni e realtà, la Lazio può provare a puntare in alto, con la zona Champions che, se si dovesse mantenere questo ritmo, può essere alla portata. Certo, quote alla mano, l’Inter, sempre favorita numero una per lo scudetto (i bookmakers danno il successo nerazzurro attorno all’1,80), il Napoli (l’assenza delle Coppe e la presenza di Conte rende i campani una serie candidata al titolo, con quote che si aggirano tra il 3,00 e il 4,00), la Juve ( le quote per i bianconeri oscillano, visti gli alti e bassi degli uomini di Motta) e l’Atalanta (può essere l’anno per il colpo grosso, con una quota scudetto attorno al 7,00) sembrano aver qualcosa in più, ma Zaccagni e compagni vogliono crederci, dimostrando determinazione e fame. Occhio comunque anche al Milan, per quanto i rossoneri non sembrano avere continuità, e alla Fiorentina di Palladino, vera e propria sorpresa.

Il discorso sulla Roma, com’è facile intuire, è molto più complesso. I giallorossi oggi sono più vicini alla zona retrocessione che a quella europea. Insomma, è difficile fare pronostici e fissare obiettivi. Il compito di Ranieri è in primis quello di dare un’identità e un barlume di gioco, che, in questi due mesi e poco più, non si sono mai visti. Solo così si può risalire la classifica e dare un senso a una stagione che, in caso di ulteriori passi falsi, potrebbe diventare un vero e proprio incubo. Già le prime partite contro Napoli e Atalanta, senza scordarsi il Tottenham in Europa, diranno moltissimo. La sfida per Sir Claudio è di quelle toste. Anche perché, inutili girarci attorno, a Roma tante volte ci si confronta con i rivali cittadini. Anzi, molto spesso è questo il sale di una stagione. Giusto o sbagliato che sia.

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